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Un'iniezione di capitali di rischio per le PMI italiane

E’ quanto annuncia Albo Francesconi, responsabile del team di investimento di H2i, ricordando che il fondo, nato all’interno di In-Prendo network, è partecipato dal gruppo Banca Popolare dell’Emilia Romagna (che controlla Banca della Campania), da Generali Assicurazioni, da Capitalia Merchant, dalla famiglia Coin e da altri soci. 

Albo Francesconi ammette che H2i nasce, in realtà, due anni fa. Il responsabile del team di investimento del fondo di private equity precisa che H2i non va confusa con il fondo per le infrastrutture di Vito Gamberale. “Devo dire — afferma Francesconi — che H2i, da non confondere con F2i, opera dal 2005, partecipato da una società del gruppo bancario Bper”, ovvero Banca Popolare dell’Emilia Romagna, cui fa capo Banca della Campania. “Ad H2i, nato all’interno di In-Prendo network, partecipano inoltre Generali Assicurazioni, Capitalia Merchant, la famiglia Coin e altri”, aggiunge.
La società del gruppo Bper si chiama Em.Ro. Popolare Spa, entrata nel 2003 nel capitale di In-Prendo Advisory, cui fa capo H2i.

Il team di Francesconi, sulla cui esperienza professionale ruota l’attività del fondo, ha appena chiuso due operazioni: la prima, con l’ingresso al 21 per cento in Elettra-Alea, società attiva nelle centrali di cogenerazione nel Lazio, promossa dalla famiglia Bombacci; la seconda con l’acquisizione del 17 per cento di Dujass Film di Roma, società di produzione di serie televisive e di cartoni animati per Rai e Mediaset, partecipata tra gli altri da Gennaro Moccia, già vice presidente degli industriali laziali.

“La mission di H2i — prosegue Francesconi — è quella di fornire capitale di rischio a Pmi localizzate principalmente nelle regioni dell’Italia centrale, in alcune aree valutate di particolare interesse del Mezzogiorno, con priorità a Napoli e alla Campania considerati i nuovi fermenti imprenditoriali in corso, e nel Nord Italia, Emilia Romagna in primis”.

Cosimo Lombardi, responsabile della funzione Corporate e Finanza strutturata d’impresa di Banca della Campania, circa l’orientamento dell’istituto di credito sul private equity, dice di poter “rispondere, in tutta concretezza, che almeno fino ad oggi questo intervento a sostegno del fabbisogno finanziario delle imprese ha trovato scarse possibilità applicative, considerato che apportare capitali in società non quotate richiede come condizione necessaria l’esistenza di aziende capaci di generare e dimostrare flussi di cassa costanti e altamente prevedibili. Ovviamente — sottolinea Lombardi — stiamo parlando del development capital, cioè di investimenti in società avviate, escludendo le ipotesi più complesse collegate al venture capital, cioè a investimenti in società avviate ma con flussi di cassa negativi, o di seed capital, ovvero di investimenti in aziende in fase di start up. Se comunque H2i potrà apportare sostegno stabile alle Pmi campane con way-out ragionate, in alternativa alla nostra finanza d’impresa, noi siamo pronti per offrire le giuste aperture”.

Sono due le priorità del gruppo In-Prendo da attuare entro il primo semestre del 2008. La prima è relativa al rafforzamento della dotazione finanziaria di H2i, che al momento è a quota 10 milioni di euro. Il gruppo prevede l’avvio di un aumento di capitale per ulteriori 10 milioni finalizzato a consolidare il rapporto con alcuni investitori istituzionali e ad ampliare l’attuale compagine sociale ad altri investitori sia istituzionali che corporate. Francesconi precisa che la dotazione finanziaria si adeguerà progressivamente in funzione delle opportunità di investimento che si presenteranno nelle diverse aree geografiche.

La seconda priorità riguarda il rafforzamento della presenza operativa di In-Prendo su alcuni mercati sia italiani che esteri. Saranno quindi costituite e avviate altre due società: In-Prendo Asia, la cui missione sarà quella di assistere le Pmi nei processi di internazionalizzazione, con particolare riferimento ai mercati cinese e indiano; e In-Prendo Mediterraneo, che si candida ad assistere In-Prendo Advisory (che controlla H2i) nello sviluppo dell’attività di corporate finance e nell’individuazione di opportunità di investimento localizzate nelle regioni meridionali, con un focus sulla Campania.

Fonte: ildenaro.it
di Sergio Governale 

 

 
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