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Finanziamenti, telefonia e turismo in testa alla pubblicità ingannevole

Lo ha reso noto l’Antitrust, che ha reso operativo il numero verde 800166661 a cui gli utenti porranno inoltrare le proprie segnalazioni per combattere il fenomeno degli abusi e degli inganni.
Le segnalazioni, infatti, consentiranno all’Autorità di intervenire e, se necessario, di sanzionare coloro che realizzino pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette.

L’Antitrust ha reso noto che dal 2005 (quando è entrata in vigore la legge Giulietti) ad oggi sono state comminate sanzioni per un totale di 9.051.600 euro che hanno riguardato 457 casi di pubblicità ingannevole relativa alle comunicazioni (3.318.000 euro di sanzioni per 96 violazioni), al settore delle diete e dei finti prodotti farmaceutici (1.906.500 euro di sanzioni per 84 violazioni), a turismo, industria e servizi (2.183.500 euro di sanzioni per 149 violazioni) e al settore del credito e delle finanziarie (47 violazioni in tutto, 28 nel solo 2007, per un totale di 787.400 euro di sanzioni).
Proprio in quest’ultimo, secondo l’Antitrust, è in atto un “fenomeno allarmante”, poiché nel corso dell’anno è cresciuto in modo rilevante il numero delle offerte in cui si riscontra “una grave mancanza di completezza e chiarezza delle informazioni, dirette peraltro a soggetti che, presumibilmente, versano in una situazione di particolare debolezza psicologica dovuta alle proprie condizioni economiche ed alla difficoltà di ricorrere ad altri canali di finanziamenti più tradizionali ed ufficiali”.

Le principali violazioni riscontrate dall’Autorità riguardano i tempi di erogazione dei prestiti (laddove, nel caso di mediatori, non esiste alcuna garanzia sulla tempistica e sulla concreta possibilità di ottenere il prestito stesso) e sui tassi applicati (che spesso sono riportati con modalità tali da renderne impossibile la lettura).
Sul fronte della telefonia, l’Antitrust ha rilevato la presenza di “costi mimetizzati” (ovvero omessi nel messaggio pubblicitario) e di obblighi nascosti, nonchè l’assenza di informazioni relative al livello tecnologico necessario per alcuni servizi.
L’Antitrust, inoltre, ha reso noto che, a fronte di 20 procedimenti avviati nell’ultimo anno e mezzo nel settore turistico, ben 19 si sono conclusi con una decisione di ingannevolezza: si tratta per lo più di messaggi pubblicitari su internet relativi a strutture alberghiere, villaggi turistici, centri benessere, tariffe aeree, crociere, pacchetti vacanze, in cui vengono omesse informazioni indispensabili per il consumatore o vengono forniti dati completamente falsi (ad esempio il numero di stelle degli hotel).
Nell’ambito dei prodotti alimentari, dimagranti o pseudofarmaci, infine, i messaggi pubblicitari affermano che è possibile conseguire gli effetti desiderati senza esercizio fisico o una dieta bilanciata, omettendo le informazioni indispensabili per tutelare i consumatori, che, spesso, versano in condizione di particolare debolezza psicologica.
Per far fronte a questa situazione, che sta raggiungendo livelli preoccupanti, chi riscontri irregolarità nelle pratiche commerciali o casi di pubblicità ingannevole può inoltrare le proprie segnalazioni al numero verde 800166661 (avviato in via sperimentale) è attivo dalle ore 10 alle ore 14, dal lunedì al venerdì.

di Paola Monti - Fonte NewsFood.com

 
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