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Over 60 in Rete. E la passione diventa affare

Dalla sua casa il 74enne Al ha cominciato a fornire materiale aggiuntivo a chi, ad esempio, vuole costruire un alveare vicino alla sua casa di campagna. Oggi il sito riceve, in media, 150 visite al giorno. E frutta al pensionato che l'ha creato 250 dollari al mese: soldi che arrivano attraverso AdSense, la società di Google che convoglia automaticamente flussi di pubblicità su siti specializzati. L'hobby è così diventato anche un modo per arrotondare il magro assegno mensile della "Social security". Ancora meglio è andata a Linda Coffman, una redattrice di riviste di turismo e tempo libero che, a 59 anni, ha deciso di smettere di girare il mondo per fare la nonna. Il suo sito CruiseDiva.org è diventato un punto di riferimento per gli americani incerti sulla nave e il pacchetto turistico da scegliere per la vacanza ai Caraibi. E lei incassa un assegno che varia da 1.200 a 2.000 dollari al mese per la pubblicità generata dal traffico sul sito. Negli Stati Uniti oggi sono moltissime le persone alla fine della loro carriera lavorativa che si sforzano di apprendere i rudimenti delle tecniche informatiche. Li chiamano Gray googlers o Silver surfers: hanno meno elasticità mentale, ma più tempo a disposizione e un prezioso bagaglio di conoscenze da mettere in Rete. Secondo una ricerca di mercato della Nielsen, il numero degli americani di più di 55 anni che usano abitualmente Internet è ormai pari a quello dei "navigatori" di età compresa tra 18 e 34 anni. La rapida diffusione dei sistemi automatici di raccolta della pubblicità - AdSense di Google è il principale, ma anche Yahoo! e Microsoft-Msn hanno creato programmi analoghi - consente agli anziani di vedere il Web non solo come luogo di dialogo, ma anche come una fonte di redddito. E' il caso di Jerry Alonzy, artigiano "tuttofare di Hartford, in Connecticut. Il suo sito NaturalHandyman.com è frequentatissimo da chi vuole sapere come sostituire una guarnizione, bloccare una perdita, montare un parafulmine o dichiarare guerra ai topi. E attira anche moltissima pubblicità: da quella dei produttori di trapani o di pesticidi a quella di altri artigiani locali. Alonzy ha raccontato a UsaToday che il sito - dal quale ricava ormai 120 mila dollari l'anno - ha cambiato la sua vita. Ormai spiega, ho quasi sessant'anni e per il mio nuovo lavoro ho bisogno solo di un computer e di una connessione veloce a Internet. Quelli che, come Alonzy, riescono a costruirsi un lavoro tutto nuovo e molto redditizio sono evidentemente pochi. Ma sono molti quelli che integrano in modo significativo il loro reddito sfruttando la capacità di Internet di creare un mercato anche laddove un prodotto o un servizio interessa a pochissime persone sparpagliate sul territorio e irraggiungibili coi vecchi sistemi di marketing: un fenomeno soprannominato "coda lunga" dal guru della Rete Chris Anderson, che lo ha descritto in un libro di grande successo (ha lo stesso titolo ed è stato pubblicato anche in Italia). E' la mentalità che sta cambiando; ed è grande il numero degli anziani che in camera da letto - tra l'armadio e lo specchio per il trucco - hanno trovato lo spazio per uno schermo piatto e la tastiera di un computer. Certo, l'America ha il vantaggio di essere un mercato di 300 milioni di abitanti, ricchi e omogenei per lingua e cultura. Ma, sia pure in tempi e modi diversi, i Gray googlers cresceranno anche da noi.


Fonte: Il Corriere della Sera,

5 novembre 2007

 
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