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Focalizzare gli obiettivi. Sei criteri utili da rispettare

 

Per alimentare la propria autostima e rendere più positive le proprie capacità è importante porsi degli obiettivi: come abbiamo specificato, l’obiettivo va ben valutato in funzione dei propri desideri, senza però dimenticare o sottovalutare anche l’importanza dei propri limiti, che potranno essere superati solo con una estrema conoscenza di essi e del modo con cui superarli.
Se l’obiettivo che ci si pone è ben formulato, difficile sarà fallire, e ciò si rivelerà del tutto positivo per incrementare la propria autostima e la coscienza delle proprie capacità.
Affinché un obiettivo venga ben formulato, è tuttavia necessario che vengano rispettati almeno sei criteri che andremo ad elencare:
1. Il primo criterio da rispettare è che l’obiettivo sia ecologico. Cosa significa? Quando ci si pone degli step da raggiungere è bene preventivamente valutare, ad esempio, che il gioco valga la candela. La domanda che ci si deve porre prima di pensare a come raggiungere gli obiettivi prefissi è: sono disposto ad accumulare le mie energie per questo? E’ davvero ciò che desidero da me stesso? L’obiettivo che mi sto prefiggendo è in sintonia con me stesso, rispecchia le mie esigenze, è ciò che voglio io e solo io? Sono altresì disponibile a farmi carico delle mie responsabilità, qualora dovessi fallire? Se a tutte queste domande la risposta è sì, allora si è pronti per formulare l’obiettivo e le fasi che lo precederanno.
2. Il secondo criterio, che abbiano appena accennato, è che l’obiettivo sia formulato e suddiviso in passi, ovvero in piccoli step: creare un vero e proprio programma composto da piccoli sottobiettivi alla propria portata può ridurre il peso psicologico che comporta trovarsi di fronte ad un obiettivo troppo oneroso. Inoltre, questo ridurrà il rischio di fallimento perché suddividere l’obiettivo in piccoli passi equivale a suddividere il carico di lavoro, spalmando bene sia a livello tempistico che a livello delle proprie potenzialità il lavoro che andremo a svolgere.
3. Il terzo criterio prevede che l’obiettivo sia concreto e specifico. Ciò significa che se si realizzano dei progetti, per così dire “campati in aria”, risulterà poi difficile realizzarli perché non ne si ha la piena consapevolezza. Quindi, è bene che l’obiettivo venga descritto in termini sensoriali, utilizzando vista, udito, tatto, gusto, olfatto: può essere utile specificare anche le più piccole cose, come cosa si fa in quel lavoro, che azioni si svolgono, per quante ore, in quale contesto, con chi, eccetera.
4. Secondo il quarto criterio, l’obiettivo deve essere permeato di positività: non c’è niente di peggio, infatti, che ritrovarsi di fronte ad un progetto in cui ci si sente perdenti in partenza. Anche per questo è importante, come abbiamo detto precedentemente, che vengano creati dei sottobiettivi, appunto per alimentare la propria autostima e la coscienza che niente è impossibile o irrealizzabile.
5. Da chi dipende la realizzazione del progetto? Se l’obiettivo da raggiungere è un fattore del tutto personale, allora esso va posto sotto il proprio controllo: può rivelarsi utile, in questo senso, creare degli schemi nei quali redigere i programmi settimanali, perché questo aiuta a tenere sotto controllo eventuali fallimenti o imprevisti. Se, per esempio, si è in cerca di un lavoro, non si può attendere che le offerte lavorative giungano sotto il proprio naso: un obiettivo principale può essere quello di individuare il settore nel quale si vorrebbe intraprendere un percorso lavorativo, e successivamente iniziare ad inviare curriculum presso le diverse aziende operanti in quel settore. E’ importante che l’obiettivo vada perseguito senza delegare niente a nessuno: se il progetto è mio, sono io che con le mie capacità e le mie potenzialità devo essere in grado di realizzarlo.
6. Quali sono le risorse che devo possedere per raggiungere il mio obiettivo? Questa è l’ultima domanda che ci si deve porre: è essenziale definire le risorse utili a realizzare il proprio progetto, a livello di tempo, atteggiamento, stato interiore, denaro, aiuto dagli altri, informazione, ed i modi in cui queste risorse possono essere reperite.

Una volta stabiliti i criteri da rispettare, si può dire di essere già a buon punto, perché conoscere le proprie potenzialità, i propri limiti, ed i propri desideri, si rivela essenziale dal punto di vista della loro realizzazione e del loro superamento.

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