Aprire una casa editrice


Se amate i libri, la cultura e possedete una discreta formazione umanistica potreste pensare di avviare una casa editrice.
Intraprendere questa attività non comporta un investimento iniziale cospicuo e si può iniziare aprendo una ditta individuale oppure un’associazione culturale.
Si può aprire una casa editrice anche ricorrendo a finanziamenti agevolati o a mutui regionali che favoriscono l’apertura di attività commerciali. Per avere tutte le informazioni ci si può rivolgere alle associazioni di categoria.
Analizzare il mercato e la concorrenza è lo step iniziale; capire quante case editrici sono presenti in un determinato territorio, di cosa si occupano e come lavorano sono dati fondamentali per capire cosa si può proporre di veramente interessante e particolare.
La prima cosa da fare è avviare le pratiche per l’apertura della partita IVA e la richiesta del codice fiscale, inseguito è obbligatorio iscriversi presso il registro degli editori e stampatori. Per completare l’iter burocratico è necessaria l’iscrizione alla camera di commercio e il pagamento della quota.
Decidere quale tipo di forma giuridica scegliere non è una cosa semplice, per questo è bene chiedere un consulto ad un avvocato o alle associazioni di categorie che forniscono materiale, informazioni e corsi base per chi sta iniziando questa professione.
Per evitare spiacevoli disguidi è sempre bene chiedere il sostegno di un bravo commercialista che si occupi anche di gestire la parte della contabilità della nostra casa editrice.
Esistono anche corsi professionali, nei quali si impara ad avviare una casa editrice.
Il codice Isb è fondamentale per poter pubblicare qualsiasi libro. Questo serve ad identificare in maniera univoca un libro, infatti non si può riutilizzare neanche se il libro è esaurito. L’acronimo di Isbn è International standard book ed è composto da dieci cifre.
Per avere successo bisogna studiare come organizzare al meglio la nostra impresa, ricordandoci che la concorrenza è tanta e spietata e che spesso le case editrici non riescono a stare sul mercato per periodi superiori all’anno di vita. Per essere dei vincenti bisogna sapersi muovere nel mondo dell’economia e avere un certo fiuto per gli affari. Avere una buona cultura ed essere appassionati lettori non sono due qualità sufficienti per portare avanti una casa editrice. Bisogna ricordare che si tratta di un’attività imprenditoriale che deve confrontarsi con difficoltà economiche, questione tecniche e fiscali. Quindi, è consigliabile approfondire la propria formazione, fare esperienza su come si gestisce una casa editrice, anche frequentando corsi specifici.
In alcuni casi è consigliabile scegliere un socio che sia ferrato in alcune materie o che abbia già maturato una certa esperienza in questo settore.
Dobbiamo valutare con cura se desideriamo specializzarci in un settore o preferiamo un catalogo completo che comprenda tutti i generi come narrativa, gialli e via dicendo.
Non tutte le case editrici si occupano in toto dei passaggi che vanno dalla correzione delle bozze alla pubblicazione comprendendo la pubblicità. Si può decidere di effettuare solo alcuni di questi servizi e per i restanti affidarli a ditte esterne.
Il personale necessario per mandare avanti una casa editrice è composto da dei redattori, correttori di bozze, un grafico, dal personale dell’ufficio marketing, personale di segreteria e di direzione e dallo stampatore e un bravo distributore.
Fra i compiti del grafico anche quello di studiare un logo ad effetto da stampare sulla carta intestata e sulle copertine. Il direttore di marketing, deve conoscere la realtà in cui operate e deve pubblicizzare la vostra attività facendovi conoscere. Partecipa anche alle fiere o alle iniziative del settore.
E’ ovvio che se l’attività è agli inizi ed è piccola vi possono essere impiegate un numero minore di persone che però ricoprono più ruoli. E’ molto importante selezionare dei professionisti che conoscano il loro lavoro bene; il distributore è fondamentale per la buona riuscita della casa editrice. In genere, è difficile che un’impresa nuova trovi un distributore nazionale che offra un contratto vantaggioso.
Tra i collaboratori è opportuno avere una società che si occupi di creare siti internet o un webmaster che metta in rete uno spazio web relativo alla vostra casa editrice. Il sito può contenere le vostre proposte, le novità, l’elenco dei collaboratori e quant’altro possa essere interessante per i vostri lettori.
Altre spese riguardano i macchinari, gli arredi e gli strumenti di lavoro necessari come computer, stampanti e fax. Da acquistare anche i software per impaginare e stampare.

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